18 Aprile 2024

Vendere il proprio oro al prezzo migliore, piccoli accorgimenti

lingotti e monete

Oro. Nessuno solitamente rimane impassibile davanti a questa parola, evocativa come poche altre.

Che sia il sogno di un guadagno, che sia il piacere di un gioiello, che sia la tentazione di un investimento, il più nobile dei metalli è da sempre oggetto dei desideri di tutti.

Tanto è vero che, anche senza essere dei ricchi investitori o uomini d’affari, sono tantissime le persone che hanno nelle loro case degli oggetti d’oro.

Possono essere monete o piccoli lingotti (per i più avveduti), oppure antichi gioielli ed orologi, o, ancora, rottami e componenti di vario genere. Tutti oggetti che può capitare di decidere di vendere.

A volte è il periodo di crisi a spingere a liberarsi di qualche oggetto di chi si può fare a meno per guadagnare qualcosa di extra da spendere per le proprie necessità.

Altre volte può essere il semplice bisogno di liberare un po’ di spazio e fare ordine gettando via le cose che non servono più, cercando, magari, di guadagnarci anche qualcosa.

Quali che siano le motivazioni che spingono alla vendita, comunque, è importante sapere che, trattandosi di un bene particolare, ci sono degli accorgimenti utili da adottare prima di vendere l’oro lavorato.

Mai come in questo caso, la tecnologia viene in aiuto delle persone, offrendo un servizio semplice, immediato e utilissimo come quello di compro oro online.

La prima cosa che bisogna fare quando si decide di vendere dell’oro, infatti, è quella di fare una stima del valore di ciò che si possiede.

Molti pensano che basti rifarsi al valore dell’oro quotato alla borsa valori per risolvere la questione ma, in realtà, non è affatto così.

L’oro quotato in borsa, infatti, è l’oro puro, quello che, per convenzione, è considerato a 24 carati.

Questo tipo di oro esiste solo sotto forma di pepite, pagliuzze o piccoli lingotti.

Tutte le altre lavorazioni, prevedono l’utilizzo di altri metalli, che si legano necessariamente all’oro per ovviare alle sue particolari caratteristiche di malleabilità che, altrimenti, lo renderebbero eccessivamente instabile.

Va da sé che, mischiandosi con altri elementi, la purezza del metallo originale diminuisce. Una stima veritiera degli oggetti in oro più comuni, quindi, deve presupporre questo fattore, che ha il suo riferimento “numerico” nei carati.

Il carato non è che l’unità di misura che indica proprio la percentuale di oro puro presente in un oggetto. Detto che 24 carati è il valore dell’oro puro, al diminuire della presenza del metallo originale, diminuisce il numero dei carati.

Per i gioielli, per esempio, in Italia in genere viene utilizzato l’oro a 18 carati, ovvero: fatte 24 le parti che compongono il gioiello, 18 di esse sono in oro mentre le restanti sono formate da altri materiali.

Tradotto in millesimi, si tratta di una percentuale di 750 parti di oro sulle 1000 totali.

Il sistema di valutazione on line permette di tenere in conto questo fattore: l’operazione di valutazione prevede che l’utente inserisca in un semplice form il peso dell’oggetto da valutare e la sua caratura.

A questo punto, con un semplice click, il sistema è in grado di fornire una quotazione aggiornata in tempo reale dell’oggetto.

Il passo successivo che rende ancora più conveniente l’utilizzo di questo sistema, è la possibilità del blocco del prezzo.

In pratica, una volta eseguita la valutazione sul sito internet, si può decidere di bloccare il prezzo visualizzato per una arco di tempo di 24/48 ore.

Se prima dello scadere del termine ci si reca in un punto vendita (chiaramente del brand sul cui sito si è effettuata la valutazione), si ha la garanzia di vedersi riconoscere esattamente la cifra bloccata on line.

Il tutto senza nessun obbligo, perché, nel caso ci si voglia ripensare o si cerchi di puntare a una valutazione più alta, si può tranquillamente lasciare scadere il termine temporale senza alcun impegno.

Dopodiché, si può procedere a una nuova valutazione sperando che, nel frattempo, i valori di mercato dell’oro siano cambiati e permettano un piccolo guadagno ulteriore.

Per completezza di informazione, si tenga anche conto che, una volta deciso di concludere la trattativa, proprio per la natura particolare del bene trattato, la procedura di vendita deve rispettare alcune precise metodologie.

Per esempio, una volta in negozio, l’oggetto da vendere verrà ripesato per verificare la correttezza dei dati inseriti on-line: attenzione, questa operazione deve essere effettuata sotto gli occhi del cliente, così da garantire la completa trasparenza.